In occasione del summit ChangeNOW e del 10° anniversario dell’Accordo di Parigi, LVMH riafferma la sua ambizione ambientale e mobilita i suoi partner

Pubblicato il 25.04.2025 • 6 MINUTI
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LVMH partecipa attivamente al summit internazionale ChangeNOW dal 24 al 26 aprile presso il Grand Palais di Parigi. Questo evento dedicato alle soluzioni per il pianeta offre al Gruppo l’opportunità di riaffermare i suoi impegni ambientali, guidati dalla sua strategia LIFE 360.  

Così, LVMH mette in evidenza iniziative concrete, tra cui il suo programma LIFE 360 Business Partners, progettato per sostenere i suoi fornitori nella transizione ambientale. Il Gruppo presenta anche i progressi del suo piano per la salvaguardia dell’acqua e degli oceani. Presenti in diversi panel, i rappresentanti di LVMH condividono i progressi ottenuti grazie alla mobilitazione collettiva delle sue Maison e dei suoi partner a sostegno di un’ambiziosa transizione ambientale. 

Impegnata da molti anni in un approccio di miglioramento continuo, LVMH ha raggiunto traguardi significativi nell’implementazione della sua tabella di marcia ambientale. Nell’ambito del pilastro “Clima”, il Gruppo ha raggiunto nel 2024 il suo obiettivo di riduzione delle emissioni dirette di gas serra (Scope 1 e 2) con due anni di anticipo (-55% rispetto al 2019). Inoltre, le sue emissioni indirette (Scope 3) sono diminuite del 33%, in linea con l’obiettivo di riduzione del 55% entro il 2030. Parallelamente, nell’ambito del pilastro “Acqua”, LVMH ha ridotto i prelievi di acqua per le sue esigenze industriali del 10% dal 2019 e punta a una riduzione del 30% entro il 2030.

Per rafforzare questa dinamica e raggiungere i suoi obiettivi 2026 e 2030, il Gruppo si affida al suo programma LIFE 360 Business Partners, che mira a sostenere i suoi fornitori nella loro transizione ambientale. Incentrato sulla riduzione dell’impronta di carbonio, del consumo di acqua e sulla conservazione della biodiversità, questo programma è strutturato su tre pilastri chiave: armonizzazione, condivisione e co-innovazione. 

Ad oggi, il programma copre nove categorie di acquisto (Tessile, Plastica, Vetro, Parti metalliche, Pelle, Imballaggio, Trasporto, Marketing e Vendita) e coinvolge più di 60 fornitori. A loro sarà dedicata una giornata speciale a fine giugno per rafforzare le sinergie e incoraggiare la condivisione delle migliori pratiche attraverso gruppi di lavoro collaborativi. 

Hélène Valade, Direttrice Sviluppo Ambientale LVMH, e Attila Kiss, Amministratore Delegato del Gruppo Florence, sono intervenuti durante una sessione tenutasi giovedì 24 aprile dalle 14.45 alle 16.15 sul palco “Agorà”, dedicata all’impegno delle aziende verso una trasformazione ambientale (“Engage to Transform”). Hanno sottolineato il ruolo chiave delle aziende nel mobilitare tutti gli stakeholder della catena del valore, sia interni che esterni, per guidare una trasformazione ecologica sostenibile. Hanno condiviso le loro visioni e strategie per creare relazioni trasparenti e allineare le parti interessate intorno a obiettivi ambientali comuni. 

“Il programma LIFE 360 Business Partners è un’iniziativa innovativa che incarna appieno la filosofia “Joining Forces” cara a LVMH. Unendo le forze con i nostri fornitori, ci impegniamo in una profonda trasformazione della nostra catena del valore per costruire insieme un nuovo tipo di lusso: coniugando eccellenza creativa e impegno ambientale”, ha dichiarato Hélène Valade, Direttrice Sviluppo Ambientale LVMH. 

Inoltre, LVMH adotta un’ambiziosa strategia “Acqua” con diversi obiettivi: 

  • Ridurre del 30% i prelievi di acqua all’interno delle sue operazioni e catene di fornitura. 
  • Ridurre le potenziali fonti di inquinamento dell’acqua, in particolare attraverso tre programmi: 

    1. Il programma ZDHC (Zero Discharge of Hazardous Chemicals), implementato nei siti di finissaggio tessile e nelle concerie, elimina gli scarichi di sostanze chimiche pericolose nell’ambiente durante tutto il processo produttivo. 

    2. Un programma di riduzione dell’uso dei pesticidi, il cui obiettivo di zero erbicidi è già stato raggiunto nei vigneti del Gruppo. 

    3. Un programma a favore dell’agricoltura rigenerativa, che permette di rigenerare i terreni preservando le risorse idriche. Ad esempio, Château Galoupet, una tenuta vinicola in Provenza, utilizza l’idrologia rigenerativa con soluzioni naturali per rallentare, distribuire, infiltrare e immagazzinare l’acqua, come stagni e canali. Questo modello di sviluppo sostenibile, che protegge 69 ettari di vigneti e 77 ettari di foreste, si basa sull’ambizione di collegare viticoltura e biodiversità, che fa parte dei 3,8 milioni di ettari di habitat di fauna e flora preservati da LVMH (dati al 31 dicembre 2024). 
  • La preservazione e il ripristino degli ecosistemi marini e terrestri, in particolare attraverso la Fondazione Tiffany & Co. per la protezione marina, la conservazione costiera, l’esplorazione del carbonio blu e il ripristino dei coralli, con oltre 100 milioni di dollari di sovvenzioni destinati a organizzazioni leader come Conservation International e la Great Barrier Reef Foundation. Queste azioni contribuiscono alla protezione di quasi 13 milioni di km² di oceani. 

 

In linea con questo approccio, Alexandre Capelli, Vicedirettore dello Sviluppo Ambientale di LVMH, ha parlato dello sviluppo del trasporto marittimo a vela, che emette meno gas serra, in particolare con la soluzione della start-up Neoline, scelta da Hennessy, durante la sessione intitolata “Il momento delle possibilità: trasporto marittimo, il futuro è nel vento?”, giovedì 24 aprile dalle 15.30 alle 16.15 sul palco “Odissea dell’acqua”, insieme a Olivier Barreau, Presidente e Co-Fondatore di Grain de Sail, Arthur Le Vaillant, Fondatore di Sailcoop, e Julia Savarin, Responsabile Comunicazioni di Windcoop.

 

Il Gruppo è rappresentato anche da diverse entità impegnate, che illustrano la diversità delle competenze mobilitate intorno alla transizione ambientale: 

  • Moët Hennessy continua lo slancio iniziato con il World Living Soils Forum nel giugno 2022 con un padiglione dedicato e gli interventi di Arnaud De Saignes, Presidente di CHANDON, e Sandrine Sommer, Direttrice dello Sviluppo Sostenibile di Moët Hennessy. Condividono i progressi del Gruppo nell’agricoltura rigenerativa e nella conservazione del suolo. 
  • Il Gruppo Les Echos - Le Parisien, anch’esso presente con un padiglione, partecipa al summit con interventi di Christophe Jakubyszyn, Caporedattore di Les Echos, e Jean-Louis Picot, Vice Caporedattore di Le Parisien. 
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