Jonathan Anderson presenta la sua prima collezione per Dior alla sfilata Uomo Estate 2026
Pubblicato il 30.06.2025 • 2 MINUTI- Moda e Pelletteria

Per la sua sfilata di debutto come Direttore Creativo delle collezioni Dior, Jonathan Anderson decifra il linguaggio della Maison per reinventarlo.
Ispirato alle Beaux-Arts, l’arredamento sobrio ed elegante è modellato sullo stile della Gemäldegalerie di Berlino e accoglie due capolavori di Chardin: Le Panier de fraises dalle collezioni del Louvre e Un vase de fleurs, in prestito dalle National Galleries of Scotland.
Come in un museo in cui le opere del passato si fondono con le conversazioni quotidiane, l’allestimento è un invito a giocare con gli archivi e il presente. La gioia di vestirsi si esprime attraverso capi che trascendono il tempo. La giacca Bar in tweed Donegal sublima il punto vita. Gli abiti Delft, Capriccio e La Cigale sono riproposti in chiave contemporanea, ricontestualizzando la collezione. I pantaloni cargo vantano pieghe intricate, mentre il denim ondeggia con grazia intorno alle gambe.
I frac moderni e i gilet del XVIII e XIX secolo confondono i confini tra il giorno e la notte. Maglie floreali, ricami raffinati e ciondoli Diorette in stile Rocaille rendono omaggio all’amore di Monsieur Dior per quell’epoca. I mantelli lunghi aggiungono un effetto teatrale. Papillon, stole e cravatte a righe avvolgono il collo. Boxer e mule reimmaginano lo stile indoor per l’esterno. La borsa a spalla Dior Book Tote mostra riferimenti letterari come la copertina di Bonjour Tristesse di Françoise Sagan. La borsa Lady Dior, rivisitata dall’artista tessile Sheila Hicks, è impreziosita da nappe. La nuova allure Dior è un invito a reinventarsi, un’ode all’immaginazione.