Louis Vuitton Primavera-Estate 2026 Donna: un viaggio intimo e personale

Pubblicato il 07.10.2025 • 2 MINUTI
  • Moda e Pelletteria

Presentata nell’antico appartamento estivo di Anna d’Austria al Musée du Louvre, la nuova collezione di Nicolas Ghesquière per Louis Vuitton celebra l’art de vivre.

La scenografia di Marie-Anne Derville è un’immersione nel gusto francese dal XVIII secolo ai giorni nostri. 

Le silhouette sono state presentate in quelli che un tempo erano gli appartamenti della Regina di Francia e madre di Luigi XIV, accompagnate dal sottofondo di Cate Blanchett che leggeva il testo di This Must Be the Place di David Byrne dei Talking Heads, con musica composta da Tanguy Destable. Le parole e la musica fanno eco a una sovversione visionaria di un guardaroba “indoor”. Il look di apertura detta lo stile con una sottile trasparenza, una creazione a metà tra abito e vestaglia che rivela l’io interiore. I dettagli della lingerie, le pantofole e le vestaglie sono reimmaginati e riproposti per trascendere i loro ruoli tradizionali. Le tonalità tenui, dal grigio fumo all'azzurro cielo, evocano un senso di calma. Le graziose curve sono enfatizzate da neo-turbanti o da gonne a palloncino. Le ruche vorticano e le frange svolazzano a ogni movimento.  

La femminilità viene ridisegnata attraverso colletti oversize e ricami floreali, in una celebrazione di una libertà sartoriale senza limiti e, in qualche modo, di una liberazione stilistica. Le maniche a nuvola e le maglie scolpite contrastano con i tagli più strutturati. Che si tratti di camicia bianca o di camicia da notte, di sfera pubblica o privata, l’intimità della collezione è guidata da uno dei principi cardine della Maison: portare il proprio modo di essere ovunque si viaggi. Per ricordare che il vero lusso è vestirsi per sé stessi e rivelare la propria personalità più autentica.  

Illustrazione 1