GARANTIRE CATENE DI VALORI RESPONSABILI E TRASPARENTI

La tracciabilità della catena di approvvigionamento è essenziale per garantire pratiche responsabili durante tutto il ciclo di vita dei prodotti. In linea con la sua politica di certificazione sviluppata nel 2016, il Gruppo sta rafforzando i processi di tracciabilità a monte nelle catene di approvvigionamento più complesse, collaborando maggiormente con i fornitori e gli altri attori del mercato. LVMH promuove una maggiore tracciabilità nelle supply chain strategiche, oltre a collaborare con altre aziende per definire gli standard del settore.

COLLABORARE PER UNA TRACCIABILITÀ TOTALE DELLA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO

Entro il 2030, LVMH intende sviluppare un sistema di tracciabilità globale per il 100% delle sue catene di approvvigionamento strategiche, dalle materie prime ai prodotti finiti. Ad oggi, sono già tracciabili il 98% delle pelli, il 99% delle pelli esotiche e il 99,4% dei diamanti. Il Gruppo ha identificato più di 20 materie prime chiave – tra cui uva, pelle, cotone, oro e diamanti – e stabilito procedure di certificazione in conformità con i più rigorosi standard del settore. Attraverso Parfums Christian Dior, il Gruppo è entrato a far parte del consorzio TRASCE che si impegna a migliorare la tracciabilità dei componenti chiave usati nell’industria cosmetica e sta collaborando con altre aziende del settore per creare una piattaforma comune che offra una migliore analisi dei rischi ambientali e piani condivisi per il cambiamento.

FORNIRE INFORMAZIONI SULLE PRESTAZIONI AMBIENTALI DEI PRODOTTI

Per rispondere alle crescenti aspettative in termini di trasparenza, LVMH sviluppa efficaci strumenti di tracciabilità e sistemi di informazione ambientale per i clienti.
Vengono messe in atto una serie di soluzioni tecnologiche per garantire la tracciabilità delle materie prime, come la blockchain. Il Gruppo sta gradualmente introducendo un “passaporto digitale” (Digital Product Passport, DPP) per garantire, per ogni prodotto, informazioni ambientali affidabili, verificabili e standardizzate.
Al contempo, le Maison ampliano il loro approccio all’etichettatura ambientale. Entro il 2024, oltre 31.000 prodotti offrivano già dati disponibili tramite un codice QR, consentendo ai clienti di accedere a informazioni relative all'impatto ambientale dei prodotti.
LVMH gioca un ruolo chiave nel settore per informare i consumatori sull’impronta ambientale di un prodotto, in particolare attraverso il consorzio EcoBeautyScore per i cosmetici.

GARANTIRE LA TOTALE SICUREZZA DEI PRODOTTI

Il Gruppo e le sue Maison ritengono che sia essenziale una gestione rigorosa delle sostanze nocive durante tutto il ciclo di vita dei prodotti. LVMH ha stabilito un rigido protocollo basato sul principio “evitare, monitorare, ridurre”. Il reparto Moda e Pelletteria di LVMH è entrato a far parte dell’ecosistema ZDHC nel 2020, il che lo impegna a perseguire obiettivi ambiziosi entro il 2026 – in particolare per quanto riguarda la gestione della qualità delle acque reflue scaricate durante le operazioni di concia delle pelli, una fase di produzione che richiede l’utilizzo di input chimici. Nel settore Vini e Alcolici, l’obiettivo è limitare l’impiego di sostanze chimiche. Moët Hennessy sta pertanto riducendo l’uso di pesticidi nei suoi vigneti, con l’obiettivo di eliminare completamente gli erbicidi, obiettivo già raggiunto per i vigneti di Champagne e Cognac. Questo cambiamento va di pari passo con il graduale passaggio all’agricoltura biologica e a pratiche agricole più responsabili, che contribuiscono a limitare l’uso di sostanze chimiche e a preservare gli ecosistemi locali. Nel settore Profumi e Cosmetici, le Maison si impegnano a garantire la totale sicurezza dei prodotti che commercializzano e le loro politiche di formulazione limitano l’uso di sostanze controverse. Inoltre, accrescono la trasparenza degli elenchi degli ingredienti, rispondendo alle crescenti aspettative dei consumatori in materia di composizione e tracciabilità.