Maison Ruinart collabora con l’artista cinese Liu Bolin per un’eccezionale residenza artistica alle Maldive

Proseguendo il suo storico impegno a favore della creazione contemporanea, Maison Ruinart collabora con l’artista cinese Liu Bolin per una residenza artistica presso il resort di lusso Ritz-Carlton Maldives, Fari Islands.

Questo connubio unico di arte, natura e savoir-faire incarna la visione della Maison: illuminare il mondo attraverso la creatività e invitare a percepire l’invisibile.

Conosciuto come “The Invisible Man” (l’uomo invisibile), Liu Bolin si immerge negli spettacolari paesaggi dell’arcipelago delle Maldive per una serie di performance e installazioni senza precedenti. L’artista continua la sua esplorazione della tecnica del camuffamento, riflettendo sul rapporto tra gli esseri umani e il loro ambiente, un tema che risuona in modo particolare nell’universo di Ruinart e il suo profondo legame con la natura e il suo delicato equilibrio.

In occasione della serata inaugurale, l’EAU Bar, cuore pulsante del resort, è stato rivisitato nei colori di Ruinart Blanc de Blancs, esaltato dalle iconiche bottiglie e decorato con due opere di grandi dimensioni realizzate nel 2018 in collaborazione con l’artista Liu Bolin. 

Per cinque giorni, esperienze gastronomiche e degustazioni di cuvée eccezionali, tra cui Dom Ruinart Blanc de Blancs 2010, 2013 e 2007 in Magnum, nonché Dom Ruinart Rosé 2009, hanno scandito il ritmo di questo evento, con menù ispirati alle opere d’arte di Liu Bolin. Un laboratorio creativo e conversazioni coinvolgenti con l’artista hanno invitato gli ospiti ad approfondire le connessioni tra creazione, natura e interpretazione visiva.

Il 30 novembre, la residenza artistica ha raggiunto il suo apice con una performance al tramonto: il corpo dell’artista è stato accuratamente dipinto per fondersi con l’orizzonte mutevole dell’Oceano Indiano, durante la cerimonia quotidiana “Defining Moment” del resort, dando così vita all’undicesima opera della collezione Ruinart x Liu Bolin: “Elements” 

Attraverso questa collaborazione, Maison Ruinart ribadisce il suo desiderio di invitare il pubblico a ripensare il proprio rapporto con la natura e la creazione, rimanendo fedele alla sua tradizione di scambi artistici che risale al XVIII secolo.